
L'incontro a palazzo Chigi tra il premier Matteo Renzi e il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, parla inaspettatamente di Puglia. Il presidente del Consiglio ha lanciato l'allarme profughi chiedendo aiuto all'Europa. Il problema potrebbe esplodere all'improvviso: la chiusura delle frontiere dell'area Schengen, porterà migliaia di immigrati a sbarcare sulle coste pugliesi. Sono già 150mila i migranti arrivati al confine tra Kosovo e Albania, intenzionati ad arrivare nel nord Europa. La chiusura della frontiera della Macedonia, induce i popoli in fuga a dirottare verso l'Albania e, quindi, come fu negli anni '90, a scegliere l'approdo più vicino: le coste pugliesi. Renzi, dunque, ha chiesto a Junker di intervenire gestendo con rapidità i rimpatri dei rifugiati, ottenendo come risposta la promessa di occuparsi della questione che - ha detto Juncker - se anche gli altri governi avessero gestito come ha fatto l'Italia, non ci sarebbero oggi questi problemi. Nei giorni scorsi sarebbero già giunti a Bari e Brindisi rinforzi militari sebbene in questo momento non via un allarme specifico e la situazione è sotto controllo.