
Il giovane pensava di colpire l'abitazione di due stranieri con i quali era venuto alle mani giorni prima ma ha sbagliato persone. Aveva pianificato una rappresaglia per vendicarsi di una lite avvenuta qualche giorno prima con due cittadini stranieri. Un 22enne di Nardò è stato denunciato dagli agenti del locale Commissariato per accensione ed esplosioni pericolose e danneggiamento. Gli investigatori neretini stavano indagando per risalire al responsabile del lancio di un petardo, avvenuto il 30 gennaio scorso in via Turati, che aveva provocato danni al portone di ingresso e ad una vetrata di una porta finestra di una abitazione occupata da due braccianti agricoli tunisini. Nelle immagini catturate da una telecamera posta nei pressi dell’attentato è stato notato che un giovane magro, con volto coperto da un cappuccio, che faceva avanti e indietro per la strada, allontanandosi velocemente prima dell’esplosione. Da ulteriori indagini è emerso che qualche giorno prima del danneggiamento, nei pressi di Piazza Salandra, due tunisini verosimilmente ubriachi avevano avuto una lite violenta con un gruppo di ragazzi che alla fine erano scappati scappati in quanto minacciati con una bottiglia ed una cintura di cuoio. I sospetti sono così caduti su D.P.G. : fermato con gli stessi abiti che aveva la sera dell'attentato, è stato condotto in Commissariato dove, davanti ai riscontri raccolti, ha confermato di aver avuto una lite con due tunisini e di essere stato colpito con una cintura di cuoio. Da qui il suo progetto di vendetta commesso però ai danni delle persone sbagliate: i due tunisini finiti nel mirino, infatti, non avevano nulla a che fare con i protagonisti della rissa.