
Dal movimento civico ApertaMente, che si sta battendo per far luce sul progetto a Botrugno, evidenzia come gli interventi dei tecnici non abbiano fugato le perplessità sulle emissioni: “Amministrazione doveva fare passo indietro”. Tempio crematorio a Botrugno: dopo il consiglio comunale aperto tenutosi lunedì 15 febbraio, è stato presentato il progetto preliminare che l’amministrazione cittadina intende far costruire nei pressi del cimitero. “Nel corso del dibattito – spiegano dall’opposizione - si sono succeduti tecnici, medici ed esperti ambientali, che, in maniera scientifica, hanno evidenziato e sottolineato le forti criticità del progetto approvato e posto a base di gara dall’amministrazione Barone e dalla sua maggioranza”. Il riferimento va all’intervento del dottor Cagnazzo che ha fatto notare come il progetto del tempio non garantisca assoluta certezza sull’impatto ambientale, evidenziando carenze su alcuni accorgimenti tecnici nel sistema di abbattimento delle emissioni. Il Movimento Civico ApertaMente ha più volte sostenuto nel corso della serata, dubbi e perplessità sul progetto, controbattendo le tesi sostenute dalla maggioranza, “imperniate – chiariscono - su superficiali ricerche online e su una relazione universitaria ritenuta dai più poco affidabile”. Alla luce di ciò, l’opposizione si aspettava un passo indietro da parte dell’amministrazione Barone, che invece non si è espressa per la sospensione immediata del bando di gara. Nell’altro punto all’ordine del giorno, si chiedeva l’introduzione di un regolamento per il referendum comunale, anch’esso bocciato “in toto” e rinviato allo studio di una commissione consiliare. “La proposta del tavolo tecnico – chiariscono dal movimento -, unico punto all’ordine del giorno accolto, avrebbe avuto un senso se fosse stata accompagnata dalla sospensione dell’iter amministrativo; ora rischia invece di palesarsi una situazione di contrasto tra il tavolo tecnico e una commissione di gara che per legge è quella deputata a valutare il progetto migliore”. I consiglieri di minoranza ed il Movimento Civico ApertaMente, sostenuti anche da una petizione sottoscritta da oltre 1500 cittadini, non si ritengono soddisfatti dell’esito del consiglio e respingono quanto apparso sugli organi di stampa in cui si legge di un impianto già autorizzato e prossimo alla nascita: “Probabilmente qualche sostenitore di questo progetto avrà diffuso notizie distorte – sottolineano -, pur di creare entusiasmo e certezza su un impianto che mai e poi mai avrà il benestare del Movimento Civico ApertaMente e della cittadinanza”.