
Incredibile vicenda in via Ariosto a Lecce, con la singolare protesta del titolare dell’esercizio, che ha deciso di chiudere dopo il diniego ricevuto alla somministrazione di caffè ai propri clienti. Tutta colpa della burocrazia. E così l’edicola di Via Ariosto, a Lecce, chiude i battenti. Da domani, infatti, la saracinesca del chiosco, che vende i giornali, si abbasserà. A causare questa drastica decisione il diniego da parte del Comune di una licenza per servire caffè ai propri clienti. In buona sostanza, il titolare, un uomo di 55 anni e con problemi di salute, aveva deciso di arricchire la propria offerta e il servizio, attivando una caffetteria. Così aveva commissionato ad un architetto un progetto di ampliamento del chiosco con una struttura amovibile, ottenendo il rilascio del permesso a costruire e nel giro di sei mesi circa, con la delibera di giunta, la concessione dell’occupazione di suolo pubblico per 36 metri quadrati. Costruisce così il nuovo chiosco, con una spesa di circa 135mila euro più Iva e si prepara alla nuova attività che prevede anche la somministrazione di bevande e alimenti. Viene presentata la richiesta di cambio di licenza da semplice edicola a chiosco bar ma dal settore Commercio del Comune arriva il diniego con la motivazione che non si possa svolgere attività di pubblico esercizio con somministrazione di bar, ma solo di vendita di prodotti preconfezionati. Dopo qualche tempo di riflessione, il titolare decide di attenersi alle indicazioni comunali e avvia la nuova attività, grazie al parere favorevole proprio del settore Urbanistica. Ma all’esito di alcuni controlli, sono arrivate alcune sanzioni (circa 6mila euro) a carico del chiosco. La motivazione? L’autorizzazione concessa era per l’installazione di una macchina da caffè per i dipendenti e non per la somministrazione ai clienti. Una situazione che ha costretto il titolare a non utilizzare la macchina acquistata per il servizio bar e a licenziare il dipendente assunto. Da qui la singolare forma di protesta del titolare che ha esposto dei cartelli all’esterno del chiosco: “Da oggi caffè edicola Ariosto è chiusa, si venderanno solo i quotidiani per strada: comprate i quotidiani, mi aiuterete a mangiare”.