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Tempio crematorio, M5S: “Decisione da condividere con i cittadini”

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Leccesette
Nel dibattito sulla costruzione della struttura interviene il consigliere regionale Antonio Trevisi. Continua il dibattito sul progetto del tempio crematorio di Botrugno. “La realizzazione di una struttura di questo tipo è una decisione troppo importante perché venga presa da pochi burocrati in una stanza chiusa.” Il consigliere regionale M5S Antonio Trevisi denuncia un vuoto normativo: “La legge regionale disciplina i servizi e le funzioni necroscopiche tra cui le cremazioni dei defunti, ma non riguardano la costruzione degli impianti in cui tali cremazioni dovrebbero avvenire, palesando un vuoto normativo. La mia preoccupazione deriva dal fatto che questo tempio diventi fonte di inquinamento e che si trovi a poche decine di metri dalle abitazioni, oltre che a ridosso di campi sportivi e terreni agricoli” Il pentastellato fa sapere che proprio per questo motivo attualmente si fa riferimento alla normativa sui termovalorizzatori, ma nel progetto preliminare utilizzato dal Comune di Botrugno per indire il proprio bando di gara viene esplicitato che mancando una normativa apposita l’impianto non produce impatti ambientali importanti, non prevedendo quindi alcuna Valutazione d’Impatto Ambientale. “Valutazione che per un tempio crematorio che insisterà per 30 anni e più in un territorio riconosciuto come ad alta insorgenza tumorale – prosegue Trevisi - sarebbe il passo più importante da considerare e compiere. L’utilità della struttura e l’eventuale ritorno economico – conclude - per la comunità non possono far venire meno il principio di salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini, che vengono prima di ogni cosa”. Si tratta di un impianto che a regime dovrà soddisfare le province di Lecce, Brindisi e Taranto, ma ricevere salme anche dalla Calabria e dalla Basilicata, arrivando a 1500 cremazioni in un anno. Il bando prevede un introito per le casse comunali del 4% sul ricavo dell’azienda, per una base minima di 15mila euro. Ma la decisione di costruire questo tempio crematorio, indicata da una delibera di giunta come interesse pubblico, non ha visto la partecipazione della cittadinanza. Per questo i consiglieri di opposizione hanno richiesto un consiglio comunale aperto e l’istituzione di un tavolo tecnico.

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