Il sindaco Gianni Stèfano prende posizione sull’azienda di riscossione tributi. Nessuna conseguenza per l’amministrazione di Casarano sulla vicenda Cerin. Lo chiarisce il sindaco Gianni Stèfano: “Considerata l'esperienza negativa intercorsa tra il Comune ed il concessionario dei tributi che ha preceduto la Cerin, la questione ha ingenerato allarmismo sulla stampa ed anche sui social network. Rassicuro i cittadini di Casarano, il Comune non ha subito alcun danno, non vi è alcun ammanco per le casse comunali”. Il primo cittadino spiega che il contratto stipulato dal Comune di Casarano con la società prevedeva il versamento diretto degli incassi sui conti correnti del Comune: “Per questo motivo la società non avrebbe potuto in alcun modo trattenere somme di spettanza comunale. La Cerin ha ricevuto dal Comune di Casarano esclusivamente le somme spettanti, secondo contratto, per il servizio reso. Diverso quanto accaduto con il concessionario precedente alla Cerin: “In quel contratto -conclude il sindaco- non era previsto il controllo da parte del Comune sulle somme, che venivano incassate direttamente sui conti di quel concessionario”.
Il sindaco Gianni Stèfano prende posizione sull’azienda di riscossione tributi. Nessuna conseguenza per l’amministrazione di Casarano sulla vicenda Cerin. Lo chiarisce il sindaco Gianni Stèfano: “Considerata l'esperienza negativa intercorsa tra il Comune ed il concessionario dei tributi che ha preceduto la Cerin, la questione ha ingenerato allarmismo sulla stampa ed anche sui social network. Rassicuro i cittadini di Casarano, il Comune non ha subito alcun danno, non vi è alcun ammanco per le casse comunali”. Il primo cittadino spiega che il contratto stipulato dal Comune di Casarano con la società prevedeva il versamento diretto degli incassi sui conti correnti del Comune: “Per questo motivo la società non avrebbe potuto in alcun modo trattenere somme di spettanza comunale. La Cerin ha ricevuto dal Comune di Casarano esclusivamente le somme spettanti, secondo contratto, per il servizio reso. Diverso quanto accaduto con il concessionario precedente alla Cerin: “In quel contratto -conclude il sindaco- non era previsto il controllo da parte del Comune sulle somme, che venivano incassate direttamente sui conti di quel concessionario”.