L’agguato è avvenuto attorno all’1 di notte, con due persone con casco integrale e in moto che hanno aperto il fuoco contro l’esercizio, prima di fuggire via. Sul posto, polizia e carabinieri. Indagini in corso. Sono stati momenti di paura quelli vissuti attorno all’una di notte nel rione San Lazzaro di Lecce, quando una raffica di proiettili ha raggiunto e colpito la saracinesca del bar “San Lazzaro”, che sorge tra via Matteo Tafuro e via Leonardo Da Vinci. Sette i colpi scagliati con un’arma semiautomatica da due individui con caschi in testa e a bordo di una moto, visti mentre si allontanavano da qualche passante. Ad allertare la polizia è stato un residente, letteralmente svegliato dagli spari. Sul posto, sono prontamente giunte le volanti della polizia, che hanno iniziato a perlustrare il centro del capoluogo alla ricerca della moto sospetta e sulle base delle scarse informazioni a disposizione. Non si sa, infatti, ancora se possa trattarsi di un modello da cross o di altro tipo. Poco dopo, sul luogo dell’agguato anche i carabinieri del Norm. La serranda è apparsa perforata in più punti e il calibro dei bossoli sarebbe di 7.62x25 che indicherebbe presumibilmente l’uso di una pistola di fabbricazione russa, una Tokarev. Il bar finito nel mirino di questa azione violenta è gestito da un cittadino d’origine albanese, residente a Lecce da diversi anni. Gli inquirenti ora visioneranno le telecamere di videosorveglianza per cercare elementi importanti ai fini delle indagini.
L’agguato è avvenuto attorno all’1 di notte, con due persone con casco integrale e in moto che hanno aperto il fuoco contro l’esercizio, prima di fuggire via. Sul posto, polizia e carabinieri. Indagini in corso. Sono stati momenti di paura quelli vissuti attorno all’una di notte nel rione San Lazzaro di Lecce, quando una raffica di proiettili ha raggiunto e colpito la saracinesca del bar “San Lazzaro”, che sorge tra via Matteo Tafuro e via Leonardo Da Vinci. Sette i colpi scagliati con un’arma semiautomatica da due individui con caschi in testa e a bordo di una moto, visti mentre si allontanavano da qualche passante. Ad allertare la polizia è stato un residente, letteralmente svegliato dagli spari. Sul posto, sono prontamente giunte le volanti della polizia, che hanno iniziato a perlustrare il centro del capoluogo alla ricerca della moto sospetta e sulle base delle scarse informazioni a disposizione. Non si sa, infatti, ancora se possa trattarsi di un modello da cross o di altro tipo. Poco dopo, sul luogo dell’agguato anche i carabinieri del Norm. La serranda è apparsa perforata in più punti e il calibro dei bossoli sarebbe di 7.62x25 che indicherebbe presumibilmente l’uso di una pistola di fabbricazione russa, una Tokarev. Il bar finito nel mirino di questa azione violenta è gestito da un cittadino d’origine albanese, residente a Lecce da diversi anni. Gli inquirenti ora visioneranno le telecamere di videosorveglianza per cercare elementi importanti ai fini delle indagini.