
La protesta durante i lavori dell'assemblea legislativa pugliese da parte dei consiglieri grillini. “Nel Pd di democratico è rimasto soltanto il nome”. Lo scrivono gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che oggi a Bari, durante i lavori dell'assemblea legislativa pugliese, mostrando nell'aula alcuni cartelli di protesta, sono tornati a chiedere le dimissioni del consigliere regionale Pd Ernesto Abaterusso, raggiunto nei giorni scorsi da un provvedimento di condanna ad un anno e sei mesi di reclusione per truffa continuata in concorso col figlio ai danni dell'Inps. “Ricordiamo al Presidente -scrivono- che esistono paesi europei in cui ben due ministri si sono dimessi dopo che è stato provato che avessero copiato la loro tesi di laurea e senza andare troppo lontano, in Italia chi è raggiunto da un decreto penale non può aprire una nuova attività commerciale anche se fa ricorso anche se la condanna non è definitiva. Perché in questo paese chi è condannato non può aprire un'attività commerciale ma rimanere nelle Istituzioni a legiferare per tutti gli altri?” “Vorrei ricordare a tutti – ha dichiarato il consigliere Bozzetti il cui intervento volto alla richiesta di dimissioni del consigliere Abaterusso è stato censurato dal presidente Loizzo - che il presidente Emiliano qualche tempo fa ha chiesto le dimissioni di un assessore del PD del Comune di Brindisi perché il padre di questo assessore era legato alla criminalità organizzata locale, ora mi chiedo: perché oggi non usa lo stesso pugno di ferro con il consigliere Abaterusso che in prima persona è stato condannato per truffa? Auspichiamo - conclude - un minimo di onestà intellettuale da parte dell’ex magistrato Michele Emiliano che pare utilizzi a suo piacimento due pesi e due misure a seconda delle convenienze politiche”.