La scrittrice siciliana ha mostrato in un video girato martedì scorso la situazione della stazione ferroviaria nelle ore serali: "Se avessi una figlia non sari tranquilla". Troppo degrado nella stazione ferroviaria di Lecce: capannelli di persone dai visi poco rassicuranti, senza tetto che dormono sui sedili nella sala d’attesa, nessuna pattuglia delle forze dell’ordine a vigilare e nei pressi del parcheggio laterale anche tende e piccoli “accampamenti”. Catena Fiorello, scrittrice molto legata al Salento, affida a Facebook il suo video-denuncia commentando quanto si presentava davanti ai suoi occhi martedì sera. “Amo Lecce e mi fa male vedere certe cose” dice la scrittrice siciliana “facciamo un invito alle forze dell’ordine: fatevi un giro per controllare. Difendiamo il nostro territorio e la nostra bella Italia”. Il video ha fatto incetta di condivisioni e ha suscitato anche un dibattito tra i lettori: molti condividono le preoccupazioni espresse dalla Fiorello, altri, invece, contestano l’eccessiva “diffidenza” nei confronti di gruppi di persone straniere che traspare dalle sue parole.
La scrittrice siciliana ha mostrato in un video girato martedì scorso la situazione della stazione ferroviaria nelle ore serali: "Se avessi una figlia non sari tranquilla". Troppo degrado nella stazione ferroviaria di Lecce: capannelli di persone dai visi poco rassicuranti, senza tetto che dormono sui sedili nella sala d’attesa, nessuna pattuglia delle forze dell’ordine a vigilare e nei pressi del parcheggio laterale anche tende e piccoli “accampamenti”. Catena Fiorello, scrittrice molto legata al Salento, affida a Facebook il suo video-denuncia commentando quanto si presentava davanti ai suoi occhi martedì sera. “Amo Lecce e mi fa male vedere certe cose” dice la scrittrice siciliana “facciamo un invito alle forze dell’ordine: fatevi un giro per controllare. Difendiamo il nostro territorio e la nostra bella Italia”. Il video ha fatto incetta di condivisioni e ha suscitato anche un dibattito tra i lettori: molti condividono le preoccupazioni espresse dalla Fiorello, altri, invece, contestano l’eccessiva “diffidenza” nei confronti di gruppi di persone straniere che traspare dalle sue parole.