
Dall'opposizione Pd si contestano le politiche per la mobilità della giunta Perrone e il recente regolamento Ztl approvato in consiglio. Perrone chieda ai cittadini cosa ne pensano della chiusura del centro storico con un referendum: la proposta arriva dal consigliere del Pd Antonio Rotundo. “Il nuovo regolamento di accesso nella ztl non cambierà sostanzialmente nulla perché di giorno - dalle 6 del mattino sino alle 9 di sera - tutti e sottolineo tutti possono tranquillamente, senza aver bisogno di alcun pass, accedere con l'auto nel centro storico della nostra città. Questa è, infatti, la decisione che il Consiglio Comunale con il voto favorevole di 14 consiglieri ha assunto, facendo una capriola su se stessi: Perrone è stato eletto nel 2012 con un programma elettorale che prevedeva l'allargamento della ztl a via XXV luglio e nuove zone pedonali”. “Può la città accettare, senza reagire, una scelta così fortemente penalizzante per la crescita della nostra città?” si chiede Rotindo che lancia una “sfida” al sindaco: “Visto che Perrone si è detto sicuro di avere su questo la maggioranza dei cittadini leccesi, diamo a loro la parola. Ad ottobre si potrebbe abbinare al referendum sulle riforme costituzionali il referendum locale sulla chiusura del centro storico, riducendo in questo modo le spese e consentendo ai nostri concittadini di esprimersi chiaramente sul quesito”. Dal Pd interviene anche il capogruppo Paolo Foresio: “È’ chiaro che fra noi e l’amministrazione Perrone c’è un modo completamente diverso di concepire la mobilità cittadina. Loro non intendono estendere la ztl h24, noi lo riteniamo, ovviamente parallelamente con l'attivazione di una serie di servizi di collegamento, l’unico provvedimento sensato per lanciare ancora di più l’appeal turistico di Lecce”. Noi prevediamo pass solo per i residenti, gli operatori commerciali: insomma per chi lo vive e lo anima. In più, loro interrompono ogni anno, in questo periodo, il servizio di bike sharing, semplicemente perché non hanno mai saputo promuoverlo e farlo decollare- scrive Foresio - Noi, invece, lo incentiveremmo perché non è un servizio solo per turisti, ma va indirizzato anche ai pendolari, magari prevedendo specifiche promozioni integrate fra bici e bus, in modo tale che chi arriva per lavorare da uno dei paesi dell’hinterland o della provincia, possa lasciare l’auto nei parcheggi di interscambio e scegliere se prendere il bus o la bici, anche a seconda del tempo. Non ci vorrebbe davvero niente: sistemare le postazioni rendendole efficienti, ottimizzare con la rete delle edicole la vendita e la distribuzione delle schede.. Ma niente, questa amministrazione continua a non avere mezza idea di come sviluppare la mobilità in città e decongestionare il centro dalle auto. Anzi, sembra voler creare le condizioni esattamente opposte”.