
La determina del dirigente di Palazzo Carafa a seguito della nota inviata ad inizio ottobre dalla Prefettura di Roma. “Tentativi di infiltrazioni mafiose”: dopo l'interdittiva, il Comune rescinde il contratto con la Igeco Costruzioni per i lavori di adeguamento e messa in sicurezza della darsena di San Cataldo. La determina del settore Lavori Pubblici di Palazzo Carafa è di ieri e fa seguito alla nota del 5 ottobre inviata dalla Prefettura di Roma, dove la Igeco ha sede. Sulla base del D.lgs.n. 159/2011, si legge nella determina a firma del dirigente Giovanni Puce “sussistono le condizioni per procedere alla risoluzione del contratto stipulato il 02.11.2016 [...] Evidenziato altresì che l’informativa antimafia interdittiva è sopravvenuta in corso di esecuzione di un contratto stipulato con la pubblica amministrazione e, quindi, non costituisce una “sopravvenienza” impeditiva dell’ulteriore esecuzione del contratto stipulato, bensì l’accertamento dell’incapacità originaria del privato ad essere parte contrattuale della pubblica amministrazione, circostanza questa che afferma la riconduzione del provvedimento di revoca del contratto agli atti che concernono l’affidamento dell’appalto, avvenuto in favore di un soggetto a ciò interdetto, e dunque in difetto dei presupposti necessari per essere destinatario dell’affidamento”. L'effetto immediato della rescissione del contratto è lo stop ai lavori per la darsena lavori di adeguamento funzionale e messa in sicurezza e riqualificazione degli spazi contermini per un valore superiore ad un milione e 900mila euro. Ora spetta al Comune trovare una soluzione per sbloccare il cantiere e proseguire nella realizzazione dell'infrastruttura attesa da anni.