
La direzione centrale vuole un atto aggiuntivo all’autorizzazione concessa. Ci sarà bisogno di un atto aggiuntivo all’autorizzazione concessa, a salvaguardia dei beni archivisti e bibliografici conservati a Palazzo Comi e che consideri la destinazione specifica degli stessi. Lo scrive il Ministero dei Beni Culturali in una nota inviata agli enti interessati che dovranno gestire la casa di Lucugnano. Una richiesta che, si va ad aggiungere alle prescrizioni della Soprintendenza che impedirebbero la concessione ad attività di ristorazione. Secondo il Comitato per Palazzo Comi, è la dimostrazione che il bando della Provincia di Lecce per l’affidamento trentennale è “sempre più un colabrodo”.