
Monsignor Vito Angiuli si è recato a Felloniche dove è stato recuperato il corpo senza vita di una donna somala. "Accelerare i processi di risoluzione dei problemi nei Paesi di origine dei migranti". Anche il vescovo della Diocesi di Ugento S. Maria di Leuca, Monsignor Vito Angiuli, si è recato questa mattina in località Felloniche, in provincia di Lecce, luogo del ritrovamento del corpo di una donna 32enne morta durante il viaggio della speranza verso le coste salentine. Informato dell'accaduto, il vescovo intorno alle 11 è giunto lungo il litorale accompagnato dai sindaci di Castrignano del Capo Anna Maria Rosafio e di Patù Francesco De Nuccio. Si è soffermato per qualche minuto in preghiera davanti alla salma della donna, presumibilmente di origini somale, recuperata dalle acque del mare poche ore prima, portando il saluto e l'omaggio della chiesa ugentina. Da qui ha lanciato un appello alle istituzioni internazionali: “Si proceda rapidamente ad abbattere i muri ideologici attualmente in piedi e si accelerino i processi di risoluzione dei problemi nei Paesi di origine di questi migranti. Le persone continuano ad abbandonare quelle terre mettendo in moto un esodo incessante dalle conseguenze molto spesso tragiche”.