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Morte della 39enne dopo broncoscopia, Asl: "Paziente malata, emorragia non legata all'esame"

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Leccesette
Gli accertamenti medici hanno rilevato che la donna nelle 24 ore successive all'esame non presentava alcun sintomo preoccupante. La Asl di Lecce interviene in merito alla scomparsa della 39enne, deceduta dopo una broncoscopia. Abbiamo acquisito tutti le relazioni dai medici interessati, da cui emerge in maniera chiara che  la paziente è deceduta per un'emorragia massiva (non sappiamo se a origine bronchiale o esofago-gastrica) il giorno dopo l'esecuzione dell'esame e non durante lo svolgimento dello stesso;  la paziente, inoltre, era affetta da una grave patologia neoplastica del fegato (esteso adenocarcinoma) a sospetta provenienza polmonare (come rilevato da esame bioptico); gli esami propedeutici alla broncoscopia erano nella norma; durante la broncoscopia si è verificato un sanguinamento, fermato a seguito degli opportuni trattamenti. La paziente, scrivono dalla Asl,  è stata trattenuta per osservazione dopo l’esame e nel corso delle successive 24 ore non ha mai mostrato segni di scompenso emodinamico né sanguinamenti restando sempre vigile e collaborante, tanto che  durante il giro visita della mattina del 5 gennaio, viste le sue condizioni generali apparentemente del tutto normali, sono state disposte le dimissioni a domicilio. Appena un’ora dopo le dimissioni la paziente ha presentato improvvisamente un’ emorragia con arresto cardiocircolatorio ed exitus, nonostante le immediate manovre rianimatorie. L'autopsia è stata richiesta dai medici del reparto per chiarire in maniera esaustiva qualunque dubbio. “Siamo vicini alla famiglia alla quale porgiamo il nostro cordoglio -dice il commissario straordinario Silvana Melli-. Una giovane vita stroncata getta tutti, operatori sanitari compresi, nel più profondo sconforto. E' tuttavia nostro dovere -conclude Melli- adoperarci affinché vengano fornite informazioni corrette e non sia screditato l'operato delle nostre strutture. Attendiamo comunque e con fiducia l'esito dell'esame autoptico e confidiamo nell'operato degli inquirenti che si spera porti ad escludere responsabilità addebitabili all'operato dei colleghi del Vito Fazzi”.

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