Gli assessori all' Ambiente e alla Cultura del Comune di Nardò intervengono sulla polemica rinfocolata dal servizio di Pinuccio. “Il servizio di Striscia La Notizia ha fatto tornare alla ribalta la questione della gestione dei reflui depurati di Nardò e Porto Cesareo. Le considerazioni che si sono scatenate sui social network da parte dei soliti noti denotano una strumentale e inesatta visione della questione”. Sulla polemica legata allo scarico in mare dei reflui intervengono oggi Francesca De Pace, assessore all'Ambiente e Mino Natalizio, assessore alla Cultura. “Noi avremmo cambiato idea sulla gestione dei reflui di Nardò e Porto Cesareo? Neanche per sogno, abbiamo tentato di farla cambiare agli altri” scrivono i due esponenti della giunta Risi “Infatti, nel Protocollo d'Intesa voluto dal Comune di Nardò è stato completamente stravolto l'iniziale e tanto avversato progetto di Regione e AQP, andando nella direzione di un notevole miglioramento ambientale della gestione dei reflui depurati e sul loro successivo riuso in agricoltura, utilizzando al massimo i domini ARIF e del Consorzio di Bonifica dell'Arneo. Questo, seguendo le direttive di leggi e normative europee e nazionali e secondo i dettami emersi dai tavoli convocati nei mesi scorsi presso il Ministero dell'Ambiente. Stiamo parlando di investimenti per circa 17mila euro che saranno utilizzati per realizzare diversi interventi. Tra questi: l'infrastruttura principale per dotare le marine di Nardò (fino a Torre Squillace) di rete fognante; potenziamento della capacità depurativa dei depuratori per portarli alla tabella prevista per le aree ambientalmente sensibili; l'allungamento della condotta fino a due chilometri o “la maggiore lunghezza che si rendesse necessaria a seguito degli approfondimenti dello studio meteomarino” (consentendo di liberare dal divieto di balneazione un chilometro della nostra costa attualmente interdetto); completamento dei servizi di acqua e fogna in alcune zone delle marine e del centro urbano di Nardò. È bene ricordare che, ad oggi, il nostro depuratore scarica a mare sottocosta (in località Torre Inserraglio), non solo il refluo depurato (al minimo previsto) di Nardò, ma anche i reflui provenienti da Porto Cesareo attraverso gli auto spurghi. Purtroppo, c'è chi come l'AQP insiste nel riproporre il progetto iniziale” concludono i due assessori - “noi, a dimostrazione che non abbiamo cambiato idea, abbiamo risposto con un fermo “no” con tanto di parere negativo rilasciato appena qualche settimana fa dai competenti uffici”.
Gli assessori all' Ambiente e alla Cultura del Comune di Nardò intervengono sulla polemica rinfocolata dal servizio di Pinuccio. “Il servizio di Striscia La Notizia ha fatto tornare alla ribalta la questione della gestione dei reflui depurati di Nardò e Porto Cesareo. Le considerazioni che si sono scatenate sui social network da parte dei soliti noti denotano una strumentale e inesatta visione della questione”. Sulla polemica legata allo scarico in mare dei reflui intervengono oggi Francesca De Pace, assessore all'Ambiente e Mino Natalizio, assessore alla Cultura. “Noi avremmo cambiato idea sulla gestione dei reflui di Nardò e Porto Cesareo? Neanche per sogno, abbiamo tentato di farla cambiare agli altri” scrivono i due esponenti della giunta Risi “Infatti, nel Protocollo d'Intesa voluto dal Comune di Nardò è stato completamente stravolto l'iniziale e tanto avversato progetto di Regione e AQP, andando nella direzione di un notevole miglioramento ambientale della gestione dei reflui depurati e sul loro successivo riuso in agricoltura, utilizzando al massimo i domini ARIF e del Consorzio di Bonifica dell'Arneo. Questo, seguendo le direttive di leggi e normative europee e nazionali e secondo i dettami emersi dai tavoli convocati nei mesi scorsi presso il Ministero dell'Ambiente. Stiamo parlando di investimenti per circa 17mila euro che saranno utilizzati per realizzare diversi interventi. Tra questi: l'infrastruttura principale per dotare le marine di Nardò (fino a Torre Squillace) di rete fognante; potenziamento della capacità depurativa dei depuratori per portarli alla tabella prevista per le aree ambientalmente sensibili; l'allungamento della condotta fino a due chilometri o “la maggiore lunghezza che si rendesse necessaria a seguito degli approfondimenti dello studio meteomarino” (consentendo di liberare dal divieto di balneazione un chilometro della nostra costa attualmente interdetto); completamento dei servizi di acqua e fogna in alcune zone delle marine e del centro urbano di Nardò. È bene ricordare che, ad oggi, il nostro depuratore scarica a mare sottocosta (in località Torre Inserraglio), non solo il refluo depurato (al minimo previsto) di Nardò, ma anche i reflui provenienti da Porto Cesareo attraverso gli auto spurghi. Purtroppo, c'è chi come l'AQP insiste nel riproporre il progetto iniziale” concludono i due assessori - “noi, a dimostrazione che non abbiamo cambiato idea, abbiamo risposto con un fermo “no” con tanto di parere negativo rilasciato appena qualche settimana fa dai competenti uffici”.