Uno studente di Gallipoli, Alvaro Maggio, premiato al Fast di Milano da una giuria internazionale per il suo progetto di purificazione delle acque grazie alle bucce di banana. Un progetto innovativo e ecocompatibile targato Salento è stato premiato a Milano, presso la sede della Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche. A realizzarlo Alvaro Maggio, uno studente di 20 anni di Gallipoli del liceo Quinto Ennio che ha inventato un sistema per rendere potabile l'acqua inquinata da metalli pesanti attraverso l'azione della pectina contenuta nelle bucce della frutta. Si chiama Metals-Catchers ed è stato sviluppato mentre il giovane scienziato sperimentava la capacità delle bucce di frutta e verdura di contrastare gli effetti gastrolesivi di alcuni farmaci gastrolesivi. Il metodo è molto semplice: le bucce, disseccate e tritate, vengono aggiunte ai normali filtri per la depurazione delle acque, e trattengono i metalli disciolti. Il metodo è stato testato su un'acqua altamente contaminata, (1300 microgrammi di metallo per litro) e si è rivelato efficace per ben 9 volte utilizzando sempre le stesse bucce. Alvaro Maggio ha conquistato il secondo premio, mentre il primo è andato a Thomas Alt, Alessandro Roccaforte e Sofia Srebotuyak dell’ISIS A. Malignani di Udine che hanno inventato una boa oceanografica per il monitoraggio continuo del pH delle acque costiere. Terzi classificati Davide Carboni e Alessandro Carra dell’IIS Volterra-Elia di Ancona, con Bin, un bidone intelligente pensato per facilitare la raccolta differenziata con una particolare attenzione rivolta a disabili e persone anziane.
Uno studente di Gallipoli, Alvaro Maggio, premiato al Fast di Milano da una giuria internazionale per il suo progetto di purificazione delle acque grazie alle bucce di banana. Un progetto innovativo e ecocompatibile targato Salento è stato premiato a Milano, presso la sede della Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche. A realizzarlo Alvaro Maggio, uno studente di 20 anni di Gallipoli del liceo Quinto Ennio che ha inventato un sistema per rendere potabile l'acqua inquinata da metalli pesanti attraverso l'azione della pectina contenuta nelle bucce della frutta. Si chiama Metals-Catchers ed è stato sviluppato mentre il giovane scienziato sperimentava la capacità delle bucce di frutta e verdura di contrastare gli effetti gastrolesivi di alcuni farmaci gastrolesivi. Il metodo è molto semplice: le bucce, disseccate e tritate, vengono aggiunte ai normali filtri per la depurazione delle acque, e trattengono i metalli disciolti. Il metodo è stato testato su un'acqua altamente contaminata, (1300 microgrammi di metallo per litro) e si è rivelato efficace per ben 9 volte utilizzando sempre le stesse bucce. Alvaro Maggio ha conquistato il secondo premio, mentre il primo è andato a Thomas Alt, Alessandro Roccaforte e Sofia Srebotuyak dell’ISIS A. Malignani di Udine che hanno inventato una boa oceanografica per il monitoraggio continuo del pH delle acque costiere. Terzi classificati Davide Carboni e Alessandro Carra dell’IIS Volterra-Elia di Ancona, con Bin, un bidone intelligente pensato per facilitare la raccolta differenziata con una particolare attenzione rivolta a disabili e persone anziane.