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Natale 2015 il più caldo degli ultimi 20 anni: si teme per l’agricoltura

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Leccesette
Coldiretti lancia l’allarme: “La natura è sconvolta e sono attese forti infestazioni degli insetti patogeni" C’è chi nel giorno di Natale ha chiesto non solo un digestivo ma anche un unguento utile a calmare il prurito. Perché il 25 dicembre appena trascorso sarà ricordato come uno dei più caldi degli ultimi 20 anni. Caldo al punto che il ronzio e le punture di fastidiose zanzare sono state l’inatteso dono natalizio. Alla pari di mimose e primule anticipatamente fiorite. “Sono fenomeni che confermano un’anomalia climatica che con caldo, assenza di pioggia e vento ha provocato lo smog nelle città e una storica siccità invernale nelle campagne”, rende noto la Coldiretti che parla di una “natura sconvolta da un mese di dicembre con 2,5 gradi di temperatura in più rispetto alla media ma anche con la quasi assenza di pioggia dopo che anche  a novembre le temperature massime erano state di 2,5 gradi in più della media con piogge praticamente dimezzate rispetto agli anni scorsi”. “Un problema - continua la Coldiretti - che riguarda anche i campi coltivati dove si aspettano nella stagione produttiva forti infestazioni degli insetti patogeni che non sono stati limitati dal tradizionale freddo invernale”. “Per il mancato abbassamento delle temperature nelle campagne il grano -rileva l’associazione - è più alto del normale e si teme per i raccolti mentre le gemme delle piante sono rigonfiate come in prefioritura e se dovesse verificarsi adesso un forte e improvviso abbassamento della temperatura si avrebbe una seria compromissione dei raccolti”. A impazzire anche i cicli vitali degli animali: “I ghiri che non sono andati in letargo ma ci sono ancora insetti fastidiosi come le zanzare che hanno sviluppato un numero di generazioni superiori alla norma per il clima anomalo. Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull'agricoltura”, che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro tra alluvioni e siccità . "A livello globale il 2015 si appresta a conquistare il primo posto degli anni più caldi di sempre in testa alla classifica che vede peraltro tutti e dieci gli anni più  bollenti della storia successivi al 2000", conclude la Coldiretti.

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