
Due diversi episodi di violenza domestica a Casarano e Monteroni: due bruti terrorizzavano moglie e figli anche con le armi. Due differenti episodi con un denominatore comune: carnefici i padri di famiglia, vittime le mogli e i figli. I carabinieri sono intervenuti ieri in due casi di violenza domestica, arrestando i colpevoli: un uomo di 38 anni di Monteroni, ed un 52enne di Casarano. Nel corso della nottata, a Monteroni, i militari della stazione locale, insieme ai colleghi della stazione di San Pietro in Lama e da quelli del Norm, hanno a arrestato in flagranza di reato Marinov Marian Torodov, 38 anni, nullafacente, già noto alle forze dell’ordine. I fatti. L’uomo, durante l’ennesima lite, sotto l’effetto dell’alcool, aveva maltrattato la moglie, arrivando a minacciarla con una pistola caricata a salve. Chiamati dalla donna, i militari hanno rintracciato il violento, che nel frattempo si era allontanato dall’abitazione. La perquisizione personale e veicolare ha fatto poi avere riscontro di quanto dichiarato dalla vittima: all’interno della sua Fiat Doblò è stata ritrovata una pistola a tamburo con all’interno 6 cartucce a salve calibro 9. A casa sono state ritrovate poi altre 6 cartucce a salve dello stesso calibro, una confezione di piombini, un cilindro in metallo con avvitatura all’estremità, apparentemente una specie di silenziatore. L’uomo è stato così arrestato e accompagnato nella Casa Circondariale di Lecce. Episodio simile poi anche a Casarano. Qui, nel corso della serata di ieri, i carabinieri di Casarano hanno fermato e arrestato Rocco Cosimo De Liquori, 52 anni, casaranese. L’accusa è di minacce aggravate, maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. In procinto di separarsi dalla moglie, De Liquori si è presentato a casa della donna riuscendo ad entrare con un pretesto. Dopo averle puntato un coltello alla gola, l’ha quindi sequestrata in casa, impedendole di uscire e di comunicare con l’esterno, sottraendole anche il telefono cellulare. Solo dopo ben tre ore la prigionia della donna ha avuto termine: il sequestratore, dopo aver ricevuto una chiamata di lavoro, è andato via. Solo a quel punto la donna è riuscita a chiedere aiuto: sulle tracce dell’uomo si sono messi subito i carabinieri, che lo hanno rintracciato nei pressi dell’officina meccanica presso cui lavora. Perquisito, è stato trovato in possesso di 2 coltelli, uno da cucina e uno da sub, poi sequestrati. Su disposizione della dottoressa Roberta Licci, pubblico ministero della Procura della Repubblica di Lecce, il sequestratore è stato arrestato e sottoposto ai domiciliari.