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Guido annuncia la lotta ai botti di capodanno: "Campagna social e controlli serrati"

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Leccesette
Ogni anno i fuochi pirotecnici causano incidenti, morti di animali e alti tassi di inquinamento. L’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce Andrea Guido dichiara guerra ai botti di capodanno: campagna web e controlli serrati di vigili, ispettori ambientali e guardie eco zoofile. La campagna sul social Facebook si chiama “Ogni botto è un’esplosione di Paura!” e conta di sensibilizzare i cittadini di ogni età sui rischi e i problemi che creano i fuochi d’artificio. “L’art.91 del Regolamento di Polizia Urbana, dal lontano 1964 prevede che nell’ambito dei centri abitati nessuno può, senza speciale autorizzazione del Sindaco, accendere polveri o liquidi infiammabili, o fuochi artificiali in qualsiasi modo – dichiara Andrea Guido - Questo al fine di prevenire incendi o incidenti di qualsiasi natura. “Ma in ballo non c’è solo la sicurezza dei cittadini e il benessere degli animali – continua Guido – occorre tenere presente anche l'impatto ambientale di tale pratica. I fuochi d’artificio sono azionati da polvere pirica nera (polvere da sparo).Questa sostanza è costituita da un ossidante (nitrato di potassio), un combustibile (carbone), e un acceleratore (zolfo). Per ogni 270 grammi di polvere nera usata, 132 grammi di biossido di carbonio vengono immessi nell’ambiente, soprattutto nell’aria, sotto forma di micropolveri sottili. Il resto si trasforma in solfuro di potassio ed azoto, sempre sotto forma di micropolveri sottili ed ultrasottili. Questo ci dà un’idea di quanto ci costa in termini d’inquinamento il Capodanno. La nube generata nelle ore successive alla mezzanotte del 31 avvolge il globo per alcuni giorni per poi depositarsi con il suo carico mortale di micropolveri sul terreno e nelle acque e, dunque, non ci si dovrebbe stupire se in tutto il mondo, nei giorni successivi al Capodanno, si rilevano morie collettive di animali sia a causa dei botti rumorosi sia a causa dell'inquinamento generato”. “I botti di fine anno non portano mai nulla di buono – conclude l’assessore - ogni anno in Italia, secondo Pro Natura e WWF, sono circa 5000 gli esseri, fra cani, gatti, uccellini e animali selvatici, che non reggono al frastuono dei botti di capodanno, alcuni si smarriscono in seguito alla fuga a causa della paura del frastuono, altri muoiono di crepacuore. Non dimentichiamo che gli animali hanno organi di senso molto sviluppati, per cui è facilmente spiegato come il rumore dei botti possa generare in essi disorientamento e paura, emozioni talmente forti che possono causare fughe improvvise o gesti inconsulti. Gli uccelli, per esempio, si disorientano e si schiantano contro muri e tralicci. I cani o i gatti fuggono via e possono essere causa di incidenti stradali oltre che rischiare la loro stessa vita”.

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