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Giuliana De Sio al Teatro di Nardò in “Notturno di donna con ospiti”

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Secondo appuntamento al teatro comunale di Nardò per la stagione di prosa 2015-2016, organizzata dal Comune e dal Teatro pubblico pugliese. Secondo appuntamento, sabato 19 dicembre, alle ore 21, al Teatro comunale di Nardò per la stagione di prosa 2015 – 2016 , organizzata  dal Comune di Nardò in collaborazione con il Teatro pubblico pugliese.  Oltre alla protagonista Giuliana De Sio, sul palco del Comunale ci saranno Gino Curcione, Rosaria De Cicco, Andrea De Venuti, Mimmo Esposito e Luigi Iacuzio. La regia è di Enrico Maria Lamanna Notturno di donna con ospiti è un dramma teatrale di Annibale Ruccello. È andato in scena per la prima volta nel 1983, poi diversi anni dopo la morte di Ruccello è stato riproposto con la regia di Enrico Maria Lamanna e l'interpretazione di Giuliana De Sio nel ruolo di Adriana. Il testo propone, ancora una volta, il viaggio che Ruccello aveva intrapreso nel quotidiano, attraversato e contaminato dal thriller, nonché il viaggio nel panorama desolato della periferia urbana, dei ghetti degradati, tra le tv locali e le radio libere. Un percorso apparentemente triste, che però viene ravvivato ora da una miscellanea di sentimenti, ora da involontaria comicità. Una serie di colpi di scena con un occhio al cinema “thrilling”. E momenti di pura commedia. L’azione si svolge in una casa a due piani nella periferia di una metropoli: Adriana porta avanti la sua esistenza, nel caldo afoso, tra canzoni e note di un pianoforte, tra televisione e una terza gravidanza, con un marito, Michele, che lavora di notte e ritorna a casa all’alba. Una sera accade che strani individui, temuti e desiderati da troppo tempo, si introducano in casa. Improvvisamente riaffiorano senza una logica i ricordi, angoscianti fantasmi del passato, che provocheranno in Adriana una reazione atroce, insensata, ma a lei necessaria per fuggire da quella prigione grigia e ossessiva. Un progetto in definitiva che segna l’ideale ricostruzione del discorso su Ruccello, sulla violenza e modernità delle metropoli. La mano del regista ha saputo cogliere gli aspetti più significativi di un testo in apparenza drammatico, percorso tuttavia ora da un coacervo di sentimenti contrastanti, ora da una naturale comicità, recuperando peraltro il finale dell’ultima stesura di Notturno, voluto e condiviso dalla madre dell’autore che segue ancora oggi rigorosamente la “vicenda drammaturgica” dell’indimenticabile Annibale.  

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