I due archi decorativi che delimitano il mercatino natalizio di via Cavallotti hanno fatto storcere il naso a molti cittadini. Graziosi stand in legno al posto delle classiche pagodine in plastica: sembrava che a Lecce fosse finalmente arrivato un pizzico di quello “stile” natalizio che rende apprezzati e ricercati i mercatini del Nord Europa. E invece, alle due estremità che delimitano il mercatino di via Cavallotti, sono comparsi due “archi” d’ingresso che sembrano più delle impalcature che delle decorazioni. Un reticolo di tubi ricoperti da una cascata di luci bianche e, per dare maggiore stabilità alla struttura, un paio di conci di tufo in bella vista. Scelte estetiche discutibili che non sino sfuggite a cittadini e passanti che hanno affidato alla rete la loro protesta. E’ nato anche un hashtag #smontatesubitoquestaporcheria, rilanciato oggi anche dal consigliere Pd Paolo Foresio.
I due archi decorativi che delimitano il mercatino natalizio di via Cavallotti hanno fatto storcere il naso a molti cittadini. Graziosi stand in legno al posto delle classiche pagodine in plastica: sembrava che a Lecce fosse finalmente arrivato un pizzico di quello “stile” natalizio che rende apprezzati e ricercati i mercatini del Nord Europa. E invece, alle due estremità che delimitano il mercatino di via Cavallotti, sono comparsi due “archi” d’ingresso che sembrano più delle impalcature che delle decorazioni. Un reticolo di tubi ricoperti da una cascata di luci bianche e, per dare maggiore stabilità alla struttura, un paio di conci di tufo in bella vista. Scelte estetiche discutibili che non sino sfuggite a cittadini e passanti che hanno affidato alla rete la loro protesta. E’ nato anche un hashtag #smontatesubitoquestaporcheria, rilanciato oggi anche dal consigliere Pd Paolo Foresio.