Operazione antimafia: sequestrati oltre un milione di euro in beni nella zona di Gallipoli e Lecce. Ad un anno di distanza dall'operazione “Baia Verde” che sgominò il clan “Padovano” di Gallipoli portando all'arresto di quindici persone, scatta il sequestro preventivo di beni da un milione di euro nei confronti di tre affiliati al gruppo criminale. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri dei R.O.S. e della Compagnia di Lecce in seguito al decreto emesso dal gip del Tribunale di Lecce, Giovanni Gallo, su richiesta della locale D.D.A. attraverso il Procuratore Aggiunto Antonio De Donno. Il sequestro scaturisce da una mirata attività investigativa di natura patrimoniale, condotta nel triennio 2013-2015 basata sull'operazione “Baia Verde” che aveva portato alla luce le attività del clan “Padovano” nel settore delle estorsioni, intimidazioni e monopolio della security, nonché traffico e spaccio di stupefacenti. Dalle indagini emerse anche l’operatività mafiosa di altri clan e gruppi della Sacra Corona Unita della provincia di Lecce, fra i quali il gruppo mafioso “Parlangeli”, operante su parte della città di Lecce ed organicamente inserito nel Clan “Tornese” di Monteroni di Lecce, federato alla frangia leccese della Sacra Corona Unita, “storicamente“ alleato del clan “Padovano”. I beni sequestrati appartengono a Gabriele Cardellini, 31enne di Gallipoli, Eugenio Corchia, 34enne gallipolino e Luca Tomasi di 42 anni residente a Carpignano Salentino. Nei confronti del primo, arrestato per associazione mafiosa, è stato disposto il sequestro della sala giochi “Games Room” a Gallipoli, di un appartamento nel prestigioso “Residence Corso Italia”, di un terreno agricolo, di quattro motocicli e di due conti correnti. Sigilli sono scattanti anche per la pescheria “Mare Nosciu” di Eugenio Corchia” con sede legale a Gallipoli e punti vendita ad Aradeo e Collepasso . Nei confronti dello stessa persona, imputata per intestazione fittizia di beni, sono stati sequestrati anche due conti correnti e un'autovettura. Sotto sigilli sono finite anche tre agenzie investigative con sede a Lecce, tutte riconducibili a Luca Tomasi imputato per associazione mafiosa: si tratta di “T &. T Investigazioni”, “T &. T Investigazioni e Gestione Crediti S.r.l.”, “N & T Investigazioni”. Sequestrati anche due conti correnti e due autovetture. “Si tratta di un 'operazione dal forte valore strategico e simbolico” ha commentato il colonnello Paolo Vincenzoni alla guida dei R.o.s. che presto lasceraà il Salento per raggiungere il reparto Crimini Violenti di Roma “per stroncare le attività dei clan criminali. In particolare il sequestro di rivendite di prodotti ittici spegne sul nascere la volontà del gruppo di imporre- anche simbolicamente – l'egemonia sulla fetta più importante dell'attività economica della città di Gallipoli”. Intanto procede l'iter processuale nei confronti degli appartenenti al clan: martedì prossimo si avvia il procedimento abbreviato (optato dai due boss Parlangeli e Padovano) e il 5 ottobre il rito ordinario.