Oggi audizione in Commissione per il Commissario straordinario all'emergenza. Il Tar Lazio ha sccolto altri ricorsi e disposto nuove sospensive. "Siamo nella terza fase del Piano che prevede l'attuazione delle disposizioni normative emanate dall'Unione Europea e recepite dal Ministero: il che significa azioni di contenimento della malattia e abbattimenti delle piante infette nella provincia di Lecce e nella provincia di Brindisi. Oltre alla continua attivita' di monitoraggio ad opera degli agenti del corpo dello stato e dei nuovi tecnici assunti dall'Arif". Così Il commissario straordinario per l'emergenza Xylella Giuseppe Silletti ascoltato oggi in Commissione alla Regione Puglia. La Xylella, ha sottolineato "avanza in maniera sempre piu' rapida: la situazione e' preoccupante con ventisei focolai nell'agro di Torchiarolo e uno nella zona di Brindisi". In più c'è il rischio, non secondario, di incorrere nelle procedure di infrazione Ue in caso di non osservanza delle disposizioni: il blocco totale di tutte le attività vivaistiche presenti sul territorio regionale. Silletti ha sottolineato che le misure previste, tra cui il discusso abbattimento delle piante comprese nel raggio di 100 metri dalle piante infette, sono comunque "frutto della mediazione tra Unione europea e Stato italiano", ricordando che il Piano prevede una zona di contenimento riguardante gli ultimi 20 km della provincia di Lecce, con l'individuazione e l'abbattimento delle piante malate; eradicazioni nei 10 km della zona cuscinetto e monitoraggi nei 30 km della fascia di condizionamento. "In più - ha aggiunto - il Ministero ha previsto indennità' per coprire il mancato reddito e le spese di estirpazione, che per alcuni uliveti, arriva fino a 261 euro a pianta". Intanto il Tar del Lazio ha decretato la sospensiva a favore di altri 14 olivicoltori di Cellino san Marco e Oria: il Piano Silletti “bis” e di conseguenza gli abbattimenti sono sospesi fino alla pronuncia di merito fissata per il 26 febbraio pessimo. Ieri una decisione dello stesso tipo- l'ennesima da quando è partito il piano di eradicazione- ha imposto lo stop per altri 80 ulivi di proprietà dell'azienda vinicola Tormaresca nelle campagne di San Pietro Vernotico.