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Centrodestra all’attacco: “Comune senza rimborso Tasi per l’aumento dell’aliquota Irpef”

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Leccesette
I consiglieri di opposizione, Fernando Coppola e Massimo Liaci, criticano le scelte della giunta Romano e sollecitano fin d’ora, nel caso in cui il Comune dovesse ricevere il rimborso Tasi dello Stato, a ridurre l’aliquota Irpef. Nel 2016 Comune all’asciutto: sarebbe questa l’ipotesi paventata dai consiglieri comunali di opposizione a San Cesario Di Lecce, a causa di quella che definiscono una “scelta demagogica” da parte del Comune di non applicare nel 2015 la Tasi, preferendo incassare il relativo gettito attraverso il raddoppio della addizionale Irpef. “L’amministrazione di San Cesario – spiegano Fernando Coppola e Massimo Liaci - quasi sicuramente non otterrà il rimborso del mancato introito Tasi dal governo. Solo per avere una maggiore entrata sicura - come è noto il prelievo dell’addizionale Irpef avviene ‘alla fonte’ e non è eludibile -, il sindaco e la sua giunta un anno fa decisero di portare alle stelle l’aliquota Irpef, raccontando ai cittadini di San Cesario che la mancata applicazione della Tasi avrebbe comportato un risparmio nelle loro tasche mentre invece si stabiliva di prendere dalle stesse tasche più del doppio a titolo di Irpef”. “A causa di questo ‘gioco delle tre carte’ – proseguono -, oltre al danno i cittadini di San Cesario subiranno anche la beffa. Infatti, la legge di stabilità prevede per il 2016 l’abolizione della Tasi e il conseguente rimborso ai Comuni da parte dello Stato del relativo mancato introito. San Cesario, però, non si vedrà rimborsato alcunché giacché quelle somme la giunta Romano ha preferito incassarle dall’Irpef anziché dalla Tasi”. “Poiché l’errore è grossolano, nella eventualità in cui, per miracolo, San Cesario dovesse ricevere un qualche rimborso dallo Stato, chiediamo – concludono - sin d’ora che la giunta lo restituisca ai cittadini, destinandolo interamente ed esclusivamente alla riduzione dell’aliquota Irpef inopinatamente più che raddoppiata l’anno scorso per non applicare la Tasi”.  

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